Micail

Era una mattina di fine estate quando aprii gli occhi, mi sentivo strano, diverso. Sentii profumi che da tempo avevo dimenticato, rumori nuovi e vecchi al contempo. Mi alzai dal letto e capii… I profumi, i rumori, le sensazioni erano quelle di dove abitavo prima, la mia vecchia casa in collina, presi il telefono, che notai essere una delle poche cose rimaste immutate, guardai l’ora, mi alzai andai al pc, controllai la posta, lo stato di download del materiale, e una volta controllata mi vestii e raggiunsi la cucina, mia madre stava preparando la colazione come al solito, guardai la data su televideo… rimasi basito… ero t

Gli otto erano li seduti, quasi pendenti dalle labbra velate di rosa della piccola creaturina. Sembrava che la situazione di tensione che s’era venuta a creare dopo le parole di Midor avesse avuto l’effetto di collante per quel gruppo eterogeneo. Licantropi, vampiri, streghe e veggenti, erano li seduti, in silenzio; mentre le due donne erano poco distanti, nella stanza da letto di Gwen, crollate in un sonno privo di incubi, ma costellato solo di dolci sogni. La fatina fluttuava ad altezza occhi a meno di un metro di distanza dal gruppetto di uditori. “Bene… “ incominciò la piccola favilla, “Quello che st